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Lo scorso 14 luglio è stata presentata dal presidente dell’Inail, Franco Bettoni, la “Relazione annuale 2019” inerente gli infortuni sul lavoro, le malattie professionali e gli incentivi per la sicurezza sul lavoro. 

Nel 2019 il numero delle denunce di infortunio ricevute dall’INAIL sono state 644.803, i dati mostrano come il numero si sia mantenuto sostanzialmente stabile rispetto al 2018 (-0,09%).
Il numero degli infortuni riconosciuti dall’Istituto è stato di circa 405mila casi, di cui il 18.6% avvenuti fuori dall’azienda ovvero con mezzo di trasporto o “in itinere”.
È pari a 1.156 il numero delle denunce di infortunio con esito mortale, con una riduzione dell’8,5% rispetto al 2018. Delle denunce, 628 risultano accertate “sul lavoro”, 362 “fuori dall’azienda” e 52 casi ancora in istruttoria
In aumento, invece, il numero delle denunce riguardanti le malattie professionali che, nel 2019, sono state circa 61.201, vale a dire circa 2,9% in più rispetto al 2087.
Va ricordato – sottolinea il Presidente dell’INAIL- che le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono circa 43mila, di cui quasi il 40,3% per causa professionale riconosciuta. I lavoratori con malattia asbesto-correlata sono stati poco più di 1.500, mentre quelli deceduti nel 2019 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 1.018 (-24,5% rispetto al 2018), di cui 212 per silicosi/asbestosi.
Leggi: Relazione annuale 2019
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