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La Prova di Evacuazione è una esercitazione che ha come obiettivo la simulazione di una situazione di emergenza, durante la quale i lavoratori dovranno effettuare l’evacuazione dell’edificio percorrendo le vie di esodo della struttura. Il suo scopo è “allenare” il personale a fronteggiare un’eventuale situazione di emergenza.

La Prova di Evacuazione è un obbligo richiamato dal D.M. del 10/03/98, “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro”,  nel dettaglio, infatti,  l’art. 5  indica che in seguito alla valutazione dei rischi d’incendio, il datore di lavoro deve adottare le necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio, riportandole in un piano di emergenza elaborato in conformità ai criteri di cui all’allegato VIII del D.M. del 10/03/98

Campo di applicazione:
  • Nelle aziende in cui ricorre l‘obbligo della redazione del piano di emergenza connesso con la valutazione dei rischi (art.5),  la prova di evacuazione deve essere effettuata almeno una volta l’anno.  Si riporta di seguito un elenco indicativo e non esaustivo dei casi in cui una Prova di Evacuazione può essere ripetuta durante l’anno:
    • Dopo aver corretto le criticità riscontrate durante la prova di evacuazione annuale obbligatoria;
    • Nel caso in cui siano stati effettuati lavori che abbiano comportato modifiche alle vie di esodo
    • Specifiche richieste derivanti dagli Organismi di Vigilanza
Modalità di esecuzione:

Le modalità di esecuzione della prova di evacuazione vengono dettagliate nell’Allegato VII del D.M. 10/03/98, al punto 7.4.
Nei luoghi di lavoro di piccole dimensioni, tale esercitazione deve semplicemente coinvolgere il personale nell’attuare quanto segue:

  • Percorrere le vie di uscita;
  • Identificare le porte resistenti al fuoco, ove esistenti;
  • Identificare la posizione dei dispositivi di allarme;
  • Identificare l’ubicazione delle attrezzature di spegnimento.

Oltre ai lavoratori dell’azienda, qualora ritenuto opportuno, dovranno partecipare all’esercitazione anche tutte le persone (non lavoratori) che si trovano all’interno dell’edificio.
Nei luoghi di lavoro di grandi dimensioni, in genere, non dovrà essere messa in atto un’evacuazione simultanea dell’intera azienda. In tali situazioni l’evacuazione da ogni specifica area del luogo di lavoro deve procedere fino ad un punto che possa garantire a tutto il personale di individuare il percorso fino ad un luogo sicuro.
La prova che sarà condotta e coordinata dal RGE (responsabile della gestione delle emergenze) con l’ausilio degli addetti alla squadra di Emergenza opportunamente informata, formata e addestrata, per controllare l’andamento dell’esercitazione. Il RSPP inoltre potrà assistere alla prova al fine di monitorare l’andamento dell’esercitazione e ricontrare eventuali migliorie da apportare.
Alla fine dell’esercitazione dovrà essere redatto uno specifico verbale che dovrà sancire l’avvenuta effettuazione della prova simulata. Il seguente verbale dovrà essere firmato dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, dai componenti la Squadra di Emergenza,  dal Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e dal Datore di Lavoro.
Il datore di lavoro che non programma gli interventi, non  prende i provvedimenti e non dà istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato, possano cessare la loro attività e mettersi al sicuro è soggetto a sanzioni penali (come definito dall’art. 43 del D.Lgs. 81/08).

Leggi: Consulenza Sicurezza sul Lavoro